lunedì 18 febbraio 2013

Bullion francese del XX secolo

Fra le tipologie di monete d’argento ad alto titolo che un metallaro può trovare a prezzo spot o quasi (difficilmente questo quasi vuol dire a meno) ci sono anche diversi coni francesi del XX secolo. 

I Franchi “Semeuse” degli anni 1897-1920 

Alcuni storici l’hanno chiamato “il secolo breve” distinguendo degli spartiacque nella prima guerra mondiale e nella caduta del muro di Berlino, insomma, identificando il XX secolo con la divisione in due blocchi, a occidente il blocco “capitalista” e ad oriente i “socialismi” così detti “reali”. Quest’idea trova riscontro anche nella monetazione francese: sino alla fine della prima Guerra Mondiale infatti la monetazione francese è ancora quella tipica del XIX secolo e solo dal 1921 i soliti debiti di guerra spinsero anche i francesi a degradare la loro monetazione a “base metals” invece dei tradizionali oro e argento.

Come abbiamo visto nel post dedicato alla monetazione francese del diciannovesimo secolo negli anni ’70 furono coniati gli ultimi pezzi da 5 Franchi a titolo 900 e negli anni ’80 e ’90 questo tipo di grossa moneta non fu più coniato (analogamente in Italia, altro membro dell’Unione Monetaria Latina, sotto il regno di Umberto I di monete da 5 Lire ne furono coniate solo nel 1878 e nel 1879 e sono monete così rare che non possiamo pensare di includerle nella lista dei pezzi “bullion” possibile target per noi “collezionisti di metallo prezioso a peso”.

Quelle che invece si continuarono a coniare anche negli ultimi due decenni dell’800 furono i pezzi più piccoli, da ½ Franco, da 1 Franco e da 2 Franchi (a titolo 835 già dagli anni ’60). Il conio di queste tipologie di moneta continuò anche nei primi 20 anni del ‘900, sia in Francia, con le “Semeuse” che in Italia, con la monetazione di Vittorio Emanuele III (che fra l’altro era un noto collezionista numismatico) sotto il cui regno furono per esempio coniate le belle monete delle serie “Quadriga veloce” e “Quadriga briosa” da 1 e 2 Lire (pezzi da 5 Lire furono coniati appunto solo o quasi per collezionisti e infatti sono rarissimi e ben più costosi del metallo nobile che contengono).

Vediamo le tipologie “Semeuse”, “Seminatrice”, francesi di fine ‘800 primi ‘900.

Monete francesi da ½ Franco, coniati dal 1897 e sino al 1920 in 377 milioni di pezzi:
Sono fatti d’argento all’ 835% (il resto è rame, che per millenni è stato usato per dare durezza alle monete di metallo nobile essendo oro e argento molto duttili .. oltre che per inflazionare mettendo sempre meno argento e oro e più rame o altro) ed hanno un peso lordo in linea con gli standard decisi negli anni ’60 dell’800 dall’Unione Latina, 2,5 grammi, in che vuol dire che ogni monetina contiene 2,09 grammi di argento puro alias 0,0671 once troy (unità di misura anglosassone per i pesi dei soli metalli preziosi, per gli altri metalli si usa l’oncia Avoirdupois che è suo 28 grammi e rotti contro i 31,103 dell’oncia Troy).

Ecco la tabellina delle specifiche (al solito, monete consumate dalla circolazione peseranno un pelo meno):
Quindi al momento (metà febbraio 2013), con l’argento a 22,50 € l’oncia (alias 72 cent di euro al grammo) queste monetine varrebbero, del solo metallo prezioso, 1,60 €. E abbiamo così velocemente i “valori” degli altri pezzi.

½ Franc = 1,50 €
1 Franc = 3,00 €
2 Francs = 6,00 €

Aggiornamento: ad aprile 2014, un anno dopo il crollo delle quotazioni dei metalli preziosi, con l'argento a 14,50 €/oncia le quotazioni spot di queste monete sarebbero all'incirca (in realtà sarebbe cosa buona e giusta comprarle al 50% di questi valori o anche meno, stile comprooro insomma): 

½ Franc = 1,00 €
1 Franc = 2,00 €
2 Francs = 4,00 €

E i pezzi da 5 Francs abbiam detto che non li coniavano già più da decenni. Bene. Qualcuno ha notato niente? Abbiamo detto che l’Unione Latina includeva anche la Svizzera…. mumble, mumble …. Esatto! Se guardate il vecchio post sui franchi svizzeri collezionabili come bullion vedrete che i mezzi Franchi svizzeri, i Franchi e i 2 Francs targati CH hanno le stesse identiche specifiche di questi  ½, 1 e 2 Francs francesi dei primi 20 anni del XX secolo. Con la sola “lieve differenzina”: che mentre la Francia smise di coniare queste monete nel 1920 in svizzera continuarono ad essere coniate sino agli anni ’60 .. e con lo stesso identico valore facciale! Alla faccia della svalutazione, ecco perché si dice sempre “franchi svizzeri” come se si stesse parlando di prosciutti San Daniele o di Grana Padano :D

Vediamoli comunque velocemente gli altri pezzi. 

Monete francesi da 1 Franco (1897-1920), ne sono stati coniati, in totale, 440 milioni di pezzi:
Per fare un’oncia di argento puro servono quindi 7,45 Franchi (facciamo 7 Franchi e mezzo, per non avere a che fare con gli “spicci” di rame :D)

Pezzi francesi da 2 Franchi (1897-1920). Ne furono coniati 102 milioni di pezzi:
Wiki ci conferma che di pezzi da 5 Franchi ne furono coniati per esempio poche centinaia nel 1898 (a titolo 900) e che non furono neanche, ovviamente, rilasciati per la circolazione come moneta… roba da collezionisti veramente danarosi.

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10 Franchi “Turin” 

Dopo la guerra, pur vittoriosa contro “gli Imperi Centrali” (Germania-Prussia ed Austria-Ungheria) la Repubblica Francese era, come un po’ tutti, alla bancarotta, nonostante le famose “riparazioni di guerra” imposte alla Germania che furono poi secondo molti la causa principale delle tensioni che poi portarono al secondo atto della Grande Guerra pochi lustri dopo.

In Francia l’inflazione partì, pur niente in confronto a quella famosa della Repubblica tedesca di Weimar nel 1923, e le successive monete d’argento vagamente collezionabili che troviamo negli anni ’30, avevano questa faccia e sono note come “Turin”:
Sono monete piuttosto grosse, specie quella da 20, ma il titolo è drasticamente calato rispetto a tutto il secolo precedente: siamo a 680, alias 68% di argento puro (e 32% di rame), praticamente solo 2/3 della moneta è ora di metallo nobile. Personalmente non amo tenere monete con titolo inferiore all’80%, ma sono belle monete e possono piacere col loro stile un po’ liberty e un po’ “fascio”.
Come vedete pur se il valore nominale era il quintuplo delle monete da 2 Franchi Semeuse il contenuto di metallo fino era pure meno: 0,2186 once troy dei 10 Francs Turin contro le 0,2685 once troy dei 2 Francs Semeuse di 9 anni prima (1920 ultimi Semeuse coniati - 1929 primi Turin)! 

20 Franchi “Turin” 
Son monetone delle dimensioni quasi delle once di puro contemporanee e fanno la loro porca figura anche se in realtà il contenuto di fino è meno di mezza oncia. Sembra quasi che abbiano tentato di coprire un po’ la svalutazione (anche se certamente la cosa non passò inosservata :D) emettendo monetoni delle dimensioni quasi simili ai vecchi 5 Franchi ottocenteschi la cui coniazione si era fermata sostanzialmente 40-50 anni prima … evidentemente la gente allora era ancora legata all’idea che il metallo prezioso era la vera moneta, moneta sonante, e il passaggio epocale alle divise “fiat” non poteva essere accettato tanto velocemente. Oggi quasi nessuno neanche sa che per millenni solo oro e argento (e rame e bronzo, una lega di rame e stagno o rame e qualche altro metallo di base) sono stati moneta e tutti danno bellamente per scontato che pezzi di carta colorati abbiano un valore intrinseco diverso dallo zero o poco più.

Per curiosità ecco che faccia avevano preso ad avere le monete da 1 Franco negli anni ’30, come si erano ridotte:

Stessa dimensione dei vecchi Franchi Semeuse ma ora fatti di Alluminio-Bronzo

.. e durante l’occupazione nazismo, ai tempi della Francia di Vichy:
Libertè, Egalitè e Fraternitè tristemente sostituiti da Lavoro, Famiglia e Patria. Heil! Il metallo? Persino il bronzo era roba troppo di lusso: semplice alluminio :D

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E arriviamo al secondo dopoguerra, la vera fine di quei decenni tormentati. Grande crescita per tutta Europa ma negli anni ’50 l’inflazione continuava a picchiare duro visto che il franco di alluminio-bronzo degli anni ’30 erano ora sostituiti da monete da 100 Franchi in Rame-Nichel:
Nel 1960 arriva la riforma monetaria: si tolgono due zeri e si torna a coniare dei pezzi d’argento per la circolazione, in pratica in contemporanea all’emissione delle nostre 500 Lire Caravelle, Dante e Centenario.

Da morir dal ridere questo video del 1964 in cui l'allora ministro delle finanze Valery Giscard D'Estaing mostra il nuovo pezzo da 10 Franchi "Hercule" (la cui descrizione segue quì sotto), oltre a tutta la nuova monetazione, pontificando su come la moneta francese è stabile, una delle più solide del mondo...

5 Franchi “Semeuse” 

Coniati dal 1959 ma con date che vanno dal 1960 al 1969. In un decennio ne vengono prodotti 195 milioni di pezzi.

Questa moneta è scuramente l’analogo italiano delle L.500 anche per la facilità con cui oggi le potete trovare a prezzo grossomodo spot o poco più, per esempio su ebay.
Come vedete come dimensioni somigliano molto alle nostre 500 Lire, solo che sono un po’ più spessi, 2,20 contro 2,10 millimetri delle nostre caravelle e questo fa che si che pesano 12 grammi contro i nostri 11 e che l’argento puro contenuto sia pari a 0,3222 once troy contro le 0,2953 once troy dei nostri pezzi da 500 Lire. Ora come ora varrebbero, di puro contenuto, 7,25 € circa. Attenzione perché poi furono coniate monete identiche, come saprete se siete stati in Francia negli ultimi decenni, ma di cupro-nichel, per tutti gli anni ’70, ’80 e ’90.. sino all’euro. 

10 Franchi “Hercule” 

Un po’ più slittata nel tempo è stata invece la coniazione di pezzi da 10 Franchi “Hercule”. Come abbiamo visto il design di Ercole con le due dame è vecchio come la Rivoluzione di più di 200 anni fa ed è un pattern che si è ripetuto più volte negli ultimi 2 secoli. Il titolo risale rispetto l’835 dei 5 Francs Semeuse sino ai classici 900 delle monetone del XIX secolo di cui riprendono anche il peso di 25 grammi. Questo tipo di moneta è una vera a propria “rimpatriata”, un ritorno d’orgoglio per il proprio passato e se non guardate la data potete tranquillamente confondere questi pezzi con quelli del 1848 o del 1870
Ovviamente ormai non siamo più nel campo delle monete coniate per la circolazione e infatti questi pezzi li troverete quasi immancabilmente in ottime condizioni, al massimo un po’ di annerimento che li rende anche più belli. 

50 Franchi “Hercule” 

E siamo arrivati ai famosi anni ’70: gli shock petroliferi, l’inflazione… e il primo bull market dei metalli preziosi che arrivò al culmine nel 1980 con un prezzo di quasi 50 dollari (di più di 40 anni fa!) l’oncia per l’argento.

L’ultima tipologia di moneta, ormai ovviamente solo da investimento, è infatti la più grossa che si sia mai vista coniare in Francia, i mitici Ercole da 50 Franchi, coniati per tutto il bull market, dal 1974 sino al 1980 (quest’ultima annata il Krause la da come “solo in set”, che non so bene cosa significhi, immagino insieme ad altre monete, tipo quei fogli di plastica con una moneta per tipo coniate nel tal anno dalla tal zecca.. le cosidette “divisionali”). Di queste monetone ne sono stati coniati quasi 47 milioni di pezzi.

 scusate ma blogstop non consente di regolare a piacere la dimensione delle immagini. 
Questa è si, la moneta a più grosso modulo di questo post ..
ma per le dimensioni vere di ogni moneta rifatevi alle tabelline blu:
Eh si, siamo già sulle dimensioni e pesi di puro vicini alle odierne once da investimento. Pochi anni dopo, nel 1986, inizia la coniazione degli American Silver Eagle, nel 1988 dei Maple Leaf canadesi e così via…. 


un'ultima immagine, una curisità, per finire: l'ultimo franco, design by Stark:



5 commenti:

  1. Complimenti, è molto interessante tutto il blog e anche argentofisico. Che ne dici di fare un post sulle monete spagnole? su ebay.es si riescono a trovare a volte sotto lo spot soprattutto i 50 cts o 1 ptas, a volte anche sulle 100 ptas di franco si riesce a spuntare un buon prezzo

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  2. A ME INTERESSA IL VALORE DELLE MONETE

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  3. A ME INTERESSA IL VALORE DELLE MONETE

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    1. TESORO, IL VALORE VARIA A SECONDA DELLE QUOTAZIONI DELL'ARGENTO.
      PER QUESTO TI HO DATO PESO NETTO, TITOLO, PESO DEL FINO

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    2. Grazie interessante e d'aiuto

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